Quando il pd decise di devastare Firenze

I due sgomberi delle occupazioni del movimento di lotta per la casa di mercoledi’ 4 marzo, anticipano lo scenario post approvazione del Regolamento Urbanistico. La precedente giunta Renzi aveva iniziato la stesura del Piano Strutturale, la progettazione delle trasformazioni e sviluppi della citta’, ovvero di come far ripartire la cementificazione, la svendita, la speculazione e rendere Firenze un luogo ideale per la rendita immobiliare e gli investimenti dall’estero.
L’RU e’ la parte pratica di questo disegno confuso. Allo stato attuale, che sara’ poi anche quello definitivo, si tratta di un documento in cui la visione d’insieme non e’ data da un’idea di armonizzazione della citta’, ma da un disperato tentativo di far cassa e lasciare ai privati ecomicamente influenti la liberta’ di  progettare lo scenario urbano come preferiscono.
Il tutto condito dalla spocchia, dall’autoritarismo e dall’aggressivita’ testosteronica tipica del renzismo.
Il Pd fiorentino si caratterizza per proporsi come il partito degli affari, quello che fara’ ridecollare l’economia in citta’ ad ogni costo e a qualsiasi prezzo. Anche se si tratta di devastare la Piana, incastrando progetti assurdi e contradditori, come l’ampliamento dell’aereoporto e l’inceneritore di Case Passerini. Anche se si tratta di costruire villette, alberghi, resort,  attivita’ commerciali su ogni area dismessa, edificare ai margini o dentro le zone di tutela ambientale e paesaggistica. Rilanciare qualsiasi grande opera possa raccattare finanziamenti pubblici: tunnel Tav, stazione Foster, tubini, tuboni, tram.
Prendere la citta’, farne un cantiere, far circolare denaro: se poi il risultato fara’ schifo, pazienza, chi e’ meritevole avra’ saputo armonizzarsi con i tempi che cambiano, per restare sempre gli stessi, e si sara’ accaparrato una villetta in collina o nel Chianti.
Gli altri sono dei poveracci a cui al massimo verra’ concesso il social housing, ma solo se si comportano  bene e rendono omaggio al Pd sovrano. E sempre che non siano troppo poveri o sfrattati o senza fissa dimora.
Per queste categorie c’e’ solo lo stigma.
Il Pd vuole essere il partito della classe media, che comunque schifa la plebe, perche’ gli rovina l’immagine.
Social housing e’ infatti la parola magica che demolisce il concetto di case popolari, ma lo rende cool. Con soldi pubblici si finanziano cooperative edili o grandi imprese per costruire case, che poi il comune stesso  si preoccupa di piazzare. Il rischio e’ coperto dai soldi pubblici, ma in compenso  i profitti vanno tutti ai privati.  Il progetto 20 mila case in affitto che ha causato quasi 10 anni fa lo sgombero del vecchio Emerson e poi travolto insieme ad altri scandali la giunta Domenici, era la stessa  identica cosa.
Il Pd sa che tutto questo non si fa con il consenso, ma va imposto con la forza, con la violenza dove necessario, per questo da un lato tenta di procedere come un panzer nella propria opera di devastazione sistematica,  dall’altro e’ sempre sulla difensiva, lagnandosi di essere sotto attacco e che anzi sono dei saggi generosi e probi  nello scatenare solo qualche volta la violenza di stato contro i facinorosi e la plebaglia che li insidia.
Alla fine ieri cosa avranno mai fatto? Solo buttato per strada alla pioggia e al ghiaccio 150 persone, ma tanto tra un po’
arriva la primavera, e’ anche bello stare all’aperto a guardare la natura che sboccia sui palazzi di cemento.

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Qualche appuntamento importante

Sabato 7 marzo 2015, Sala di Sant’Apollonia, via San Gallo 25
Un convegno sulla mobilità promosso dai comitati e dall’università di Firenze.
Uno scenario alternativo alle infrastrutture pachidermiche che si vorrebbero
abbattere sull’area metropolitana.

Martedi’ 10 marzo ore 14,30 piazza san marco corteo  per il diritto
all’abitare contro la nuova legge regionale sulla casa, voluta dalla
vicepresidentessa renziana di ferro Stefania Saccardi.

Sabato 11 aprile corteo in difesa della Piana contro l’ampliamento
dell’aereoporto e la costruzione del nuovo inceneritore di Case Passerini.