Giustizia in appalto

Al Nuovo Tribunale di Firenze in Viale Guidoni:
Giovedì 9 Febbraio ore 11 – Presidio di solidarietà per gli 11 antifascisti
Venerdì 10 Febbraio ore 9.30 – Presidio di solidarietà per il Movimento di Lotta per la Casa

Lunedi 6 Febbraio verrà inaugurato il Nuovo Palazzo di Giustizia di V.le Guidoni. Un palazzo di giustizia “Nuovo e Moderno” la cui nascita e le cui attività portano ancora l’odore  nauseabondo “dei vecchi appalti”.
Gli appalti e i sub appalti che hanno ingrassato la Fiat come ex-proprietaria dei terreni su cui il Palazzo è stato costruito in oltre 10 anni e inserito nella “cittadella residenziale-commerciale” col Polo Universitario e l’Area San Donato. Gli appalti, le privatizzazioni e la sottrazione alla cittadinanza degli edifici del vecchio Tribunale di San Firenze che si prepara ad ospitare la sede estera di una facoltosa Università Cinese. L’appalto della Giustizia stessa che mentre continua a farsi scrivere “Uguale per Tutti” è sempre più chiaramente uno strumento di difesa dei privilegi di pochi contro i diritti negati dei più. Una “giustizia senza diritto”, esercitata da Tribunali in appalto per conto di malcelati interessi, a danno di “diritti senza giustizia”.

In questo nuovo Tribunale si terranno 2 processi: Invitiamo tutti e tutte a solidarizzare con gli imputati.

Giovedi 9 Febbraio ore 11. Processati 11 antifascisti per i “fatti di via della Scala”
Era il 2009 quando polizia e Digos effettuarono 11 perquisizioni e un arresto.
Dopo tre anni dai fatti si arriva a un processo per lesioni. Un processo ridicolo e vergognoso contro 11 compagn* che, nella serata che seguiva una iniziativa elettorale di Forza Nuova-Fiamma Tricolore-La Destra e vedeva un gruppo di neofascisti minacciare e intimidire stranieri e giovani col “look di sinistra” avevano risposto, correndo nel centro di Firenze, alla chiamata di aiuto di una ragazza minacciata dai neofascisti e rifugiatasi in un pub. Un processo che ribadisce il concetto, se fosse ancora poco chiaro, di giustizia in appalto, le forze politiche  che in questi anni hanno sostenuto o tollerato con colpevole silenzio la diffusione e la crescita di gruppi e associazioni neofasciste appaltano allo stato, ai suoi tribunali, ai magistrati con i loro arresti, alla polizia con le sue perquisizioni, il bisogno impellente di colpire tutti coloro che ancora si oppongono al neofascismo, ai suoi simboli, alle sue organizzazioni. Il bisogno di colpire coloro che, in quella serata, si sono opposti al suo “quadrismo stradaiolo” e razzista. Un processo ancor piu’ disgustoso nella Firenze che ha vissuto la tragedia della Strage di Piazza Dalmazia, la morte di 2 senegalesi ed il ferimento grave di altri 3 proprio per mano di un neo-fascista.  E’ una “giustizia senza diritto” quella che continua a tollerare la presenza sul territorio di sedi, circoli e associazioni neofasciste andando a braccetto con una politica che gli riconosce, violando la stessa costituzione che dovrebbe ispirarla, cittadinanza e diritto di parola. Affinche’l’antifascismo non resti un “diritto senza giustizia”sosteniamo gli 11 imputati per i fatti di via della Scala.

Venerdì 10 Febbraio ore 9.30  Processati per aver garantito il diritto all’accoglienza.
Le forme che la discriminazione può assumere sono tante quante le facce che può darsi il potere. Da anni Firenze è luogo di passaggio transitorio e/o  meta stabile di centinaia di richiedenti asilo provenienti dai paesi del corno d’Africa; Etiopia, Eritrea, Somalia. Sono perlopiù giovani e giovanissimi che fuggono dalla realtà tragica di guerre civili e non, combattute per interessi che non sono i loro ma di cui sono le prime vittime. Uomini e donne che vedono in viaggi migratori durissimi e rischiosi una possibilità di salvezza e realizzazione.
Le amministrazioni fiorentine e gli enti competenti continuano ad ignorare la loro esistenza e a sottovalutare la complessità dei loro bisogni. E’ un dato materiale che le centinaia di richiedenti asilo a Firenze trovino, da anni, aiuto, solidarietà, rispetto nei movimenti e nelle piccole associazioni piuttosto che nelle istituzioni. Per garantire il diritto all’accoglienza, alla residenza, ai diritti sociali, all’alfabetizzazione, alla possibilità di scegliere il proprio futuro, il movimento di lotta per la casa ha sostenuto occupazioni di immobili sfitti e dismessi, ha sostenuto le manifestazioni, i presidi e le lotte dei richiedenti asilo a Firenze.
Quest’attività non solo non viene premiata per il suo “eroismo”civile ma costituisce REATO. Con un “processo-pacchetto” che mette insieme diverse iniziative di solidarietà 10 compagn* del Movimento di Lotta per la Casa vengono accusati di “danneggiamento aggravato” e “occupazione di immobili”. E’ un ennesimo e inaccettabile rovesciamento della realtà che, accusando i protagonisti di lotte antirazziste e per il diritto all’accoglienza, vuole sollevare da ogni responsabilità i veri responsabili dei tanti piccoli “crimini di pace” ai danni dei richiedenti asilo. Governo, forze politiche, imprese e proprietari immobiliari che in nome dei loro profitti mantengono in una condizione di privazione e precarietà le vittime più deboli del loro sistema in crisi. Affinchè antirazzismo e accoglienza non restino “diritti senza giustizia” sosteniamo e i 10 imputati del Movimento di Lotta per la Casa.